Fondazione Artioli
I principali ambiti di intervento che coinvolgono la Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo in una vasta rete di rapporti internazionali sono la ricerca e l’organizzazione di iniziative volte alla promozione del mondo delle Arti e dello Spettacolo in una prospettiva contemporanea ed europea.
Attività
Le attività proposte o supportate dalla Fondazione si pongono come scopi principali:
● elaborare ed attivare iniziative di alta qualificazione culturale, affidate ad artisti di prestigio capaci di rivisitare in maniera creativa i momenti fondamentali della spettacolarità rinascimentale e barocca;
● promuovere le realtà teatrali mantovane (i luoghi, le istanze, i protagonisti, etc.) con particolare attenzione alla valorizzazione del Teatro Sociale di Mantova;
● organizzare azioni, rassegne e festival volti a promuovere e sostenere il teatro urbano, il nouveau cirque ed i festival all’aperto quali forme espressive contemporanee di grande valenza sociale e di prospettiva comunitaria.
Progetti di ricerca e Rapporti internazionali
Nell’ambito della ricerca e della formazione la Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo si propone di:
● incentivare, promuovere e realizzare ricerche, studi e documentazioni inerenti lo studio e la diffusione delle pratiche e delle teorie dello spettacolo di cui Mantova è stata il centro tra il 1480 e il 1630, e svolgere in via accessoria e strumentale attività editoriale concernente la materia trattata;
● curare la formazione e il potenziamento del patrimonio bibliografico e documentario funzionale alle ricerche programmate, finalizzato alla costituzione di archivi di dati, utilizzando le risorse della tecnologia informatica;
● ricevere e assegnare borse di studio per i frequentatori, sia italiani che stranieri, dei progetti di ricerca, dei seminari e dei corsi organizzati dalla Fondazione;
● promuovere e sviluppare scambi culturali con enti ed istituti nazionali e internazionali;
The main aims of the Foundation are :
● organising and setting up high quality cultural activities in the field of Renaissance and Baroque spectacle;
● furthering, promoting and working out researches, studies and documents on the study and diffusion of the praxis and theory of spectacle, of which Mantua was the centre between 1480 and 1630; moreover, as a secondary aim and for instrumental reasons, developing a publishing activity relating to such materials;
● furthering the building up and enrichment of the bibliographic and documentary fund so as for it to be functional to the scheduled research activities; the aim will be building up databases by means of electronic tools;
● getting and awarding grants for both Italians and foreigners who will attend the seminars and courses the Foundation organises;
● promoting and developing cultural exchanges with national and international institutions;
● promoting spectacular events, which will be entrusted to distinguished artists, who will creatively reconsider the fundamental aspects of Renaissance and Baroque spectacle.
organi istituzionali trasparenza Umberto Artioli
La sede
Palazzo San Sebastiano
Fu costruito nel giro di due anni 1506-1508 per volere di Francesco II che ne fece la sua residenza e vi morì nel 1519. Nel salone superiore vi erano le nove tele del Mantegna raffiguranti “I Trionfi di Cesare”, oggi conservate a Hampton Court. Il complesso comprendeva quattro camere chiamate rispettivamente: camera del sole, camera del crogiolo, camera del porcospino e quella dell’Imperatore, oltre ad una loggia aperta (oggi murata) composta da sette archi sostenuti da splendide colonne. Il palazzo ha subito successivamente varie modifiche con la costruzione di una torretta (demolita nel 1903) e della nuova porta Pusterla. Dato in uso ai rami laterali della famiglia Gonzaga, fu trasformato in caserma e lazzaretto. Dall’autunno 2003 è la nuova sede della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo.
Sede fino al 2003
La loggia di Giulio Romano (Pescherie)
Sorte intorno al 1536 su disegno di Giulio Romano, le Pescherie sono disposte su un doppio porticato bugnato ad archi tondi, costruito a cavallo del Rio (canale “scolmatore” della città, che scorre tra il Lago Superiore e il Lago Inferiore). Gli archi sono sovrastati da un attico, anch’esso bugnato, dove si aprono finestre rettangolari incorniciate da lesene. Gli edifici, destinati in origine al commercio del pesce (ristrutturati ampiamente verso la fine del XIX secolo), erano collegati alle cosiddette Beccherie, macello pubblico realizzato anch’esso negli stessi anni su disegno di G. Romano, demolito però intorno alla prima metà dell’800.
Da: D. Bedogni, G. Billoni, F. de Vincenzi, C. Micheli, Libroguida di Mantova, Mantova, Ed. Grafica Giulio, 1990